Le 5 regole per conservare i formaggi

Con questo caldo si sa che gli alimenti corrono il rischio di deteriorarsi più velocemente, troppo spesso infatti marciscono e fanno una brutta fine! Per conservare correttamente i cibi ed evitare quindi questi sprechi, soprattutto d’estate, bisogna avere qualche accortezza in più… Ad esempio, è fondamentale comprarne di quantità necessaria ed evitare le scorte, soprattutto in previsione di imminenti partenze vacanziere! Riporli nel settore giusto del frigo, coprirli adeguatamente e con il corretto materiale (alluminio, pellicola, panno), anche per alimenti secchi (come pasta, farina e biscotti) evitare di lasciare pacchetti aperti e spostare il contenuto rimasto in contenitori di plastica chiusi… Anche il formaggio richiede un’attenzione particolare e non sono tutti uguali: ogni tipologia e stagionatura, segue regole ad hoc! Scopriamole insieme…

Temperatura

FORMAGGI FRESCHI -come ad esempio casatella e stracchino– vanno sistemati nel ripiano più freddo del frigorifero (2-4° C), FORMAGGI STAGIONATI a pasta cotta in quello meno freddo (10-12 °C), mentre le altre tipologie ad una temperatura compresa tra i 6 e gli 8 °C. Attenzione agli sbalzi di temperatura (non lasciateli in auto, nemmeno per una decina di minuti): oltre a compromettere la qualità del prodotto, possono favorire la formazione di microrganismi patogeni, pericolosi per la salute;

Congelatore (quasi) mai

Anche se siete in partenza e non avete modo di consumarlo, il formaggio non dovrebbe essere riposto nel congelatore, poiché nel processo di decongelazione la struttura della pasta viene alterata, compromettendo sia il suo sapore che il profumo… Piuttosto regalatelo a qualche amico o parente! Unica eccezione per Grana e Parmigiano già grattugiato, per l’utilizzo non serve nemmeno aspettarne lo scongelamento: contenendo pochissima acqua, non viene alterata ne la struttura ne il gusto deciso;

Piccole quantità

Lo scompartimento più consigliato per la conservazione di piccole quantità di formaggio è il cassetto delle verdure;

Confezione

È consigliabile non modificare la confezione originale del formaggio prima del consumo, se invece lo acquistate al taglio o al banco, le fette vanno accuratamente avvolte con carta oleata per alimenti (aderendo bene alla parte tagliata, così da preservare l’umidità originale del prodotto e impedire che si crei muffa); non utilizzare la pellicola trasparente se contiene Pvc, perché a contatto con i grassi del formaggio il Pvc può rilasciare gli ftalati, sostanze che rendono elastica la plastica, e non permette ai formaggi di “respirare”; il sottovuoto? SI per i formaggi a pasta dura, NO per quelli freschi e/o a pasta molle;

Vicini in frigo

Anche se confezionati, attenzione a non lasciare i formaggi a contatto con verdure e/o legumi non lavati: potrebbero verificarsi contaminazioni batteriche tra la terra residua presente sui vegetali e il prodotto caseario; al tempo stesso per evitare che gli odori dei formaggi alterino gli altri cibi presenti nel frigo, potrebbe essere utile riporli in contenitori di plastica (prestando attenzione a suddividerli in base alla stagionatura e quindi riporli nel corretto ripiano – vedi punto 1), le fette di formaggio, inoltre, devono essere separate l’una dall’altra e incartate singolarmente per evitare la trasmissione di aromi o muffe.

La chicca: “…i formaggi andrebbero avvolti in pezzuole di lino convenientemente umidificate e, in seguito, disposti a seconda delle tipologie di appartenenza in appositi vassoi coperti da campane di vetro. Tenere il coperchio socchiuso, in modo da consentire all’acqua di condensa di fuoriuscire” (da Formaggio.it). E’ sempre bene tenere a mente che i formaggi freschi vanno incontro ad inacidimento, quindi oltre a seguire la data di scadenza indicata, una volta aperti vanno consumati entro uno- due giorni. La mozzarella va conservata immersa nel suo liquido, se per sbaglio lo avete buttato, potete rimediare diluendo acqua e un po’ di latte. Il gorgonzola, invece, è un formaggio vivo a tutti gli effetti: le muffe che lo caratterizzano, presenti al suo interno, continuano la loro maturazione ed è quindi consigliabile consumarlo in breve tempo, se lasciato troppo a lungo nel frigo tende ad assumere un sapore sempre più forte, quasi piccante. La temperatura ideale dei formaggi a pasta filata (caciotta, provola, scamorza, ecc.) si aggira sui 15-18° e sarebbe quindi auspicabile non metterli in frigo, bensì coprirli con un panno e riporli in una cantina.

E se si crea la muffa? Non spaventatevi, non dovete gettare subito la spugna, anzi… Utilizzatela per cercare di rimuovere la muffa dalla crosta (nel caso di formaggi stagionati e semi-stagionati), oppure muniti di coltello potete raschiare la superficie ammuffita, salvando la vostra adorata fetta di formaggio!

Ricordiamo che per godere pienamente del sapore del nostro amato formaggio, andrebbe tolto dal frigo mezz’ora -o addirittura un’ora- prima di essere consumato, scartato dalla confezione e fatto ossigenare. L’ideale temperatura di degustazione dovrebbe aggirarsi intorno ai 16 °C, proprio perché il formaggio possa esprimere appieno le proprie caratteristiche organolettiche.

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