Conviene sempre attenersi all’indicazione posta sulla confezione del prodotto, ma con qualche accortezza per alcuni cibi e in base alla stagione dell’anno. Ad esempio, durante i mesi estivi sarebbe sempre meglio anticipare di circa un giorno il consumo degli alimenti più delicati (come insalata in busta, frutta e verdura già tagliata, ecc).
Per quanto riguarda i latticini, il latte fresco di alta qualità per legge scade 7 giorni dopo il confezionamento. Se però viene conservato bene nel frigorifero di casa, può essere bevuto uno-due giorni dopo senza problemi. Il latte crudo invece si consiglia di farlo sempre bollire prima del consumo, soprattutto se è destinato ai bambini.
La ricotta e la robiola sono alimenti freschi e perciò piuttosto delicati: bisogna stare molto attenti che il frigorifero dove li riponiamo rispettino le temperature di conservazione, diminuendo il rischio di avviare i processi di alterazione organolettica, anche parecchi giorni prima della scadenza. In questi casi il deterioramento diventa alquanto evidente (colore, odore e gusto risultano alterati), anche se in genere non genera un incremento del numero di batteri tale da risultare pericoloso per la salute.
Medesimo accorgimento anche per mozzarella vaccina, che solitamente scade dopo 1 mese: è meglio anticipare il consumo che dovrebbe a entro 3 settimane dalla produzione.
Lo stracchino va incontro a inacidimento e andrebbe consumato nel giro di 3/ 4 giorni, poiché le caratteristiche organolettiche tendono a diminuire rapidamente.
Altra storia per lo yogurt: generalmente la scadenza viene fissata a 30 gg dal confezionamento, ma anche se scaduto da 7-10 giorni si può ancora consumare se non denota alcun rigonfiamento della confezione o muffe.
Ricordiamo di riporre tutti i latticini freschi nella parte più fredda, ad una temperatura tra i 2 e i 4 gradi. Se aprite la confezione del prodotto, assicuratevi di richiuderlo al meglio e di consumarlo massimo entro un paio di giorni.
L’ultimo test che consigliamo è quella di controllare bene prima di servire gli alimenti freschi in tavola, magari annusando o anche assaggiando un po’ di prodotto.